“L’essenziale è invisibile agli occhi” è il modo in cui Antoine De Saint Exupery ha lasciato riflettere grandi e piccini nel suo “Il Piccolo Principe”, conducendo il lettore ad una consapevolezza preziosa: il regalo vale più dell’involucro.
Eppure, nella nostra società moderna, gli altri giudicano perlopiù la “carta” in cui siamo avvolti, ma ci conoscono davvero? E soprattutto, noi sappiamo quali sono i nostri veri punti di forza? Avere uno sponsor che inviti a guardare dentro noi stessi può fare una enorme differenza.
Siamo caratterizzati da competenze ed esperienze uniche, che ci rendono differenti da tutte le altre persone. Siamo portatori di una ricchezza interna che ci rende speciali, ma dobbiamo imparare a vederla, riconoscerla ed accettarla. Il rischio altrimenti è quello di rincorrere l’apparenza (l’involucro) perdendo di vista i veri valori e la vera bellezza (il regalo).
Nel film di Gillian Armstrong “Piccole donne”, Meg ammette con sua madre quanto le piaccia essere ammirata ed approvata ma la saggia Marmee le ricorda il valore e l’importanza di ciò che ognuno pensa di se stesso: “il tempo non può svilire il meraviglioso lavorio della tua mente, il tuo spirito, la tua gentilezza, l’immensa forza morale”. Trasmette così un messaggio attuale anche oggi, nella società come nelle aziende, sottolineando la necessità di un costante richiamo a valori solidi e condivisi.
Jo, spinta anche dalla parole della madre, è alla costante ricerca della sua strada, del suo obiettivo nella vita. “Voglio cambiare ma non ce la faccio, so che non troverò mai un posto per me” parole che spesso sentiamo nelle organizzazioni, pronunciate da professionisti giovani che stanno per intraprendere la loro carriera ma anche da persone esperte che decidono di cogliere nuove sfide. Questa strada è sovente lastricata di difficoltà e delusioni ma anche rivincite, successi e soddisfazioni. Come Jo, tutti noi ci troviamo a volte nella situazione di dover fare delle scelte importanti per il nostro futuro personale e professionale, in alcuni casi perché ne sentiamo il bisogno, in altri perché il contesto le rende necessarie, quasi inevitabili.
Ed ancora una volta a Jo arriva in soccorso la madre, nel suo ruolo di mentore: “Sei talmente piena di qualità straordinarie, sei pronta ad andare in giro per il mondo e a mettere a frutto il tuo talento, va e corri incontro alla libertà, scopri quali cose meravigliose ha in serbo per te”. Con le sue parole aiuta la ragazza a vedere i suoi punti di forza, le sue risorse e a trovare il coraggio di cogliere la sfida e, al tempo stesso, l’opportunità che la vita le sta offrendo.
Cogliere le sfide, personali e professionali, richiede coraggio, energia, consapevolezza di sé, competenze che a volte fatichiamo a riconoscere dentro di noi, ma se guardiamo con attenzione e magari con il feedback dei nostri “sponsor”, scopriremo che sono senza tempo, a differenza della bellezza effimera dell’involucro. Circondati di persone che riescono a riconoscere la tua vera bellezza, quell’essenziale che è invisibile agli occhi.
Cristiana Genta
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Piccole donne (Little Women) è un film del 1994, diretto dalla regista australiana Gillian Armstrong.USA 1994
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