Quattro minuti e mezzo che accarezzano l’anima, ti sollevano lo spirito e lasciano pensare che sei perfetto così come sei, non devi far altro che essere te stesso.
Molla le aspettative, smettila con i rimproveri, azzera il volume del tuo dialogo interno. Per una volta ascolta le parole di Charles. Non c’è bisogno di fare la vittima, non c’è bisogno di biasimarti. Devi essere esausto; l’autocommiserazione è così logorante.
Tutti i problemi della nostra vita, come nel film “Moms night out”, sono il riflesso della nostra autostima. Non vali abbastanza? Per chi? Se tu accettassi l’idea secondo la quale chi ci ha creati lo ha fatto senza paragonarci a nessun altro, senza aspettarsi nulla da noi, se non seguire la nostra natura; ecco se tu accettassi quest’idea di perfezione, allora, all’improvviso, basteresti a te stesso e l’amore esploderebbe in una condizione spontanea e naturale.
Un dialogo trasformativo quello che avviene tra i due protagonisti, e che nella nostra vita potrebbe emergere da un rapporto di amicizia, oppure un rapporto professionale come quello tra il coach e il coachee. Parole semplici che influenzano positivamente la nostra autostima.
Difficilmente lo spettatore resta indifferente, così come è impossibile non trovarvi qualche affinità di vita, qualche vibrazione emotiva che risuona con la nostra anima.
La mamma di Charles lo ha protetto negli anni.
“Lei tornava a casa, mi rimboccava le coperte e mi diceva una cosa. Ogni sera mi ripeteva la stessa cosa. ‘Dio ti ama Charles, a Lui non importa chi sei, cosa fai o quanto ti allontani: devi sapere che Gesù ti amerà sempre con tutto il cuore e solo perché sei tu’”.
La mamma di Charles è la nostra mamma. Un messaggio universale il suo; anche se i nostri genitori non hanno avuto la consapevolezza o il coraggio di ripeterci questo messaggio, forse è l’unica cosa che conta. Almeno siamo in tempo per rinforzare l’autostima dei nostri figli.
Io sussurro ad entrambi: “Mamma e papà ti amano, a prescindere da quello che otterrai nella vita”, sperando di allentare la tensione e caricare le aspettative di un’energia positiva.
Di tutti gli usi che possiamo fare di un film, quello di guardarsi allo specchio, nelle profondità dell’anima, è sicuramente il più terapeutico e diretto possibile. Dimmi ciò che vuoi, ma le parole di Charles mi risollevano, mi liberano e aprono il mio cuore agli altri.
Ciò che dice non vale solo per me, ma per tutti. Mi ricorda e ci ricorda che la felicità è un diritto di ognuno e la strada è quella dell’autenticità, essere se stessi per essere la migliore versione possibile. La competizione non ha più senso, la scarsità perde il suo valore e l’unica cosa che conta è l’amore.
Nella nostra membership, moltissime scene hanno questo effetto diretto: le vedi e qualcosa ti resta, non lo dimentichi più.
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C’è tanto su cui riflettere e tanto da imparare. A volte basta poco, magari due parole scambiate con un amico. Oppure la scena di un film vista nel momento giusto con la giusta prospettiva.
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(The Truman Show)
Virginio
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“Moms’ Night Out” Un film di Andrew Erwin, Jon Erwin con Sarah Drew, Trace Adkins, Sean Astin. USA, 2014
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