Scena sul cambiamento:Subirlo o anticiparlo?

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La scelta che ognuno di noi si trova ad affrontare, sia nella vita personale che aziendale, è  “subire” il cambiamento oppure “anticiparlo”. Accettare questo presupposto vuol dire aver fatto propria la convinzione che il cambiamento è inevitabile. Possiamo chiamarlo evoluzione, adattamento, sviluppo, ma in ognuno di questi casi è un avanzamento verso una nuova e indispensabile condizione per la sopravvivenza.

In questa esilarante scena  Samuel (Hugh Grant) ci mostra come gli uomini  “resistono” all’idea , persino quando è del tutto necessario. Ad uno sguardo più attento però, ci accorgiamo che la differenza sta proprio nel “subire” o “anticipare”. Il nostro protagonista sta subendo passivamente gli eventi perché non ha “scelto” di anticiparli in maniera responsabile e matura. Per sua stessa  natura l’idea di  “cambiare” è assimilabile a quella di momento di crisi, di disagio, inteso come periodo difficile della vita in cui la nostra sopravvivenza viene messa in discussione. Ma quando lasciamo che gli eventi ci travolgano, anziché sceglierli, è difficile considerarli come un’opportunità di crescita. 

La notizia di un figlio in arrivo stravolge le certezze di Samuel, che non è disposto a rinunciare alle sue vecchie abitudini:

“Aspetta un momento ! Avevi detto che questo bambino non avrebbe cambiato la nostra vita. Ora tutto a un tratto io devo vendere la macchina che adoro, devo liberarmi del gatto che ho da 16 anni, insomma sei solo al secondo mese e la nostra vita è praticamente irriconoscibile !”

Forse però, prima di additare la moglie, Samuel dovrebbe ammettere di non aver valutato l’impatto del cambiamento nella maniera corretta.  Davvero un bambino non influenza la quotidianità ?

Più che essere una priorità per Samuel, forse la Porsche rossa e Skippy sono un modo per restare ancorato alle sue certezze.

Occorre assumere un atteggiamento “open-minded, in un contesto in cui tutto cambia, la strategia migliore è adattarsi. Come? Partendo dalle proprie responsabilità e decidendo di ricostruire il proprio “benessere” in questa nuova prospettiva. Anche quando non è esattamente la condizione che stavamo auspicando possiamo chiederci:

  • E se questo cambiamento avesse un esito positivo?
  • Come posso rendere divertente il cambiamento?
  • Come faccio a mantenere le mie “certezze” nonostante tutto intorno mi costringe a cambiare?

In ambito aziendale, l’atteggiamento con cui si affrontano le scelte  determinerà non solo i risultati, ma anche la qualità dell’esperienza. Questa differenza di approccio è rappresentata in tantissimi film. Una delle ultime scene inserite nel nostro archivio (a servizio dell’area riservata) ci arriva dal film Bouquet – Il profumo della vita. Due sorelle si interrogano su come risollevare l’impresa di famiglia, un vivaio con gravi problemi di indebitamento. Mentre l’una è propositiva e guarda alla digitalizzazione e alla tecnologia come il pretesto per rivoluzionare tutto, l’altra invece resta ancorata ai motivi per cui la cosa non funzionerà.

La scena mostra l’importanza di un atteggiamento proattivo proprio nei momenti in cui il cambiamento non l’abbiamo scelto, ma si è reso necessario dalle circostante. (Tutte le scene sul cambiamento le trovi all’interno dell’area riservata- per iscriverti clicca QUI  )

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Nine Months – Imprevisti d’amore (Nine Months) è un film di Chris Columbus del 1995, tratto dal film di Patrick Braoude Neuf Mois. Il film rappresenta il primo ruolo in un film statunitense di Hugh Grant ed è stato filmato a San Francisco.

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