Scena sulla fiducia : la versione migliore dei nostri poteri

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Di Debora Pellegrini

Ogni giorno riceviamo tante comunicazioni in forma di mail, pubblicità, video che ci spingono a cercare di fare di meglio e di più di quello che già siamo in grado di fare: nel nostro lavoro e anche nella vostra vita quotidiana sembra che se non diventiamo meglio di quello che già siamo, qualcosa non va.

Mi ha fatto riflettere molto quindi la scena che oggi vi propongo tratta dal film fantasy Willow, una produzione minore di George Lucas con la regia di Ron Howard.

Willow è un piccolo gnomo che conduce una vita fatta di impegni “ordinari” come l’arare la terra e l’accudire la sua famiglia e meno “ordinari” come coltivare il suo grande sogno che è diventare un potente stregone. L’unico potere particolare che è riuscito qualche volta a manifestare è, però, quello di cercare di far sparire i maialini sotto ad un telo nella fiera di paese.

Ma quando il destino lo chiama per svolgere un compito che servirà a proteggere la vita di tutte le creature viventi, non si tira indietro e con i suoi mezzi parte per assolverlo: deve riportare una bambina che ha i poteri per distruggere una strega malvagia che sta prendendo molto potere, da chi è in grado di proteggerla e farla crescere.

Tre cose in particolare mi hanno colpito nella scena finale che vi propongo che è quella nella quale il piccolo protagonista salva la bambina:

1. Willow crede in sé stesso e di fronte alla strega malvagia che lo irride dice “Sono un grande stregone anche io!”. Per qualsiasi compito che dobbiamo svolgere, per quante tecniche possiamo imparare, se non crediamo in noi stessi e in quello che possiamo dare, nulla serve.

Tutto si vanifica perché il credere in sé stessi è una qualità da coltivare interiormente e non una tecnica che si può apprendere. Significa avere fiducia che noi siamo in ogni momento la nostra migliore versione e che quella ci consente di poter fare ciò che siamo chiamati a fare.

Questo non vuole dire non assecondare i naturali cambiamenti che sono comunque presenti nella nostra vita a prescindere dalla nostra volontà ad alimentarli. Ma qualsiasi cambiamento o formazione senza questa convinzione di base, perde gran parte della sua efficacia

2. Willow di fronte alle minacce della strega che lo vuole obbligare a darle la bambina dice con forza “NO!!”.

Per svolgere al meglio i nostri compiti, è importante assecondare quello che sentiamo e che è fondamentale per noi e per chi ci sta intorno. Viviamo in una società dove siamo convinti che il fare precede il sentire ma in realtà chi si occupa di creatività sa che è esattamente il contrario. E’ il sentire che precede il fare e che lo orienta e lo fa essere più efficace ed efficiente.

Quindi così come è importante prendersi del tempo per sentire ciò che vogliamo, è anche poi necessario agire rispetto a questo e “difenderlo”, con rispetto, da chi ci vuole invece diversi o ci chiede qualcosa che non corrisponde a noi.

3. Willow per salvare la bambina, usa il suo vecchio trucco dei maialini ed è proprio quello che sarà efficace per distruggere la strega.

Non è quindi tanto importante quello che sappiamo fare ma come lo facciamo, perché se lo svogliamo con dedizione, con impegno e con convinzione anche quel piccolo compito è utile per qualcosa di più grande e che a volte, nelle aziende ad esempio, si perde di vista.

Poco prima della sparizione della bambina, Willow per uccidere la strega usa una ghianda magica che le era stata data all’inizio del viaggio dallo stregone del villaggio. Ma non è quella che uccide la strega ma il suo piccolo e innocente trucco!

Possiamo imparare tante tecniche o nuove attività ma se quelle non diventano nostre, non entrano a far parte del nostro quotidiano fino a diventare una parte di noi, non diventano un nostro “potere” ma di qualcun altro. E per svolgere la nostra “missione”, così come ha fatto Willow, noi abbiamo bisogno della versione migliore dei “nostri” poteri!!

Alla fine del film, Willow è sulla buona strada per diventare un potente stregone e non perché ha imparato chissà quali tecniche ma perché ha dimostrato coraggio, fiducia, perseveranza, riuscendo così a credere in sé stesso e a fare così bene il “trucco dei maialini”.

Trovare la grandezza nelle piccole cose credo che sia, nel nostro mondo così bisognoso di originalità e di effetti speciali, molto difficile ma è anche la più
liberatoria perché ci aiuta ad apprezzare di più quello che già siamo!

 

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“Willow” è un film fantasy del 1988 diretto da Ron Howard, con Warwick Davis e Val Kilmer, basato su un soggetto originale scritto da George Lucas.  Acquistalo su Amazon
 

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