Scena sull’emotività e controllo: Un modo semplice di pensare a se stessi

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Di Virginio De Maio

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“Le persone sensibili hanno una marcia in più” è il titolo di un libro che racconta di emotività e controllo. Sembra fatto apposta per accompagnare la storia di questo film. Una pellicola che può aiutare a conoscere meglio se stessi, i propri limiti e le proprie opportunità. Hai mai visto “Emotivi Anonimi”?

E’ una storia sulla debolezza del carattere umano, ma allo stesso tempo racconta anche la convivenza interiore di difetti e pregi. Ho imparato con il tempo che il mio peggior difetto, in alcuni casi e in alcuni contesti, si è trasformato nel miglior pregio; e viceversa purtroppo.

Ad esempio la capacità di ascoltare (così rara, così apprezzata) quando è eccessiva sconfina nell’incapacità di negoziare. La schiettezza (indispensabile per cavalcare turbolenze e cambiamenti) estremizzata, diventa insensibilità e insolenza

Ecco, se tu volessi conoscere la più grande area di miglioramento del tuo carattere, è sufficiente chiedere a chi ti è vicino qual è la tua area di eccellenza.  Nell’estremo opposto si nasconde la risposta. Qualcuno potrebbe domandarsi: allora perché non chiedere direttamente un feedback sincero sulla propria area di miglioramento?! Naturalmente perché le persone cercheranno di indorare la pillola e questo non ti aiuterebbe. Se sei sinceramente interessato/a a comprendere fino in fondo cosa “cambiare” di te, cerca all’estremo opposto della tua area di eccellenza.

Ad esempio Angélique è una persona talentuosa, emotiva e sensibile. In quest’ultima caratteristica riconosciamo la sua eccellenza. Ma oltre la soglia, la sua sensibilità diventa panico ed eccessiva paura del giudizio. Così deve nascondersi dietro un’identità immaginaria: un vecchio eremita che produce cioccolato. Insieme al suo capo Mercier inventano una storia, una copertura, di modo che, ad essere giudicato, sia quest’immaginario personaggio e non lei, troppo fragile per incassare.

Ma incassare cosa? Critiche, ma anche complimenti. Le persone “sensibili” hanno difficoltà a ricevere elogi, credono di non meritarli. Questo ancora una volta ha a che fare con la grande dicotomia del mondo. Da un lato l’umiltà (lato buono) e dall’altro la passività (lato cattivo). Bilanciarli è la chiave.

Ha fatto bene Angélique a nascondersi? Chi può dirlo? Solamente lei. Come dice nella scena: Facevo la cioccolata a casa mia, nascosta, sconosciuta, la felicità! E poi un giorno… Signor Mercier?!

E poi un giorno i nodi vengono al pettine. Meryl Streep nel film “The hours” dice Non si può trovare la pace sottraendosi alla vita, le vertigini prima o poi vanno affrontate. Dunque meglio agire per riportare equilibrio nelle nostre vite.

Pensare che “quel nostro difetto” è solo un pregio eccessivo ci aiuta ad agire da un’altra prospettiva. Ci aiuta a pensare in termini di “smettere di fare qualcosa” o farne di meno, piuttosto che “fare qualcosa in più”. Quest’ultima iniziativa può essere più faticosa.

Ad esempio l’espansività che tutti ci riconoscono, in alcuni casi è opportuno frenarla e dare più ascolto agli altri; oppure rinunciando temporaneamente alla tolleranza, fiore all’occhiello del nostro carattere, emergerebbe maggiormente la nostra leadership.

Grazie ad un amico, questo modo di pensare in passato mi è stato molto utile. Altrimenti puoi sempre decidere di portarti dietro dei finti auricolari e raccontare a tutti di ricevere ordini da un fantomatico eremita. Così sarà lui ad essere giudicato e tu non dovrai affrontare nessun giudizio e nessun cambiamento.

Ovviamente non è una mia idea, ma è quello che accadrà più avanti nel film.

La verità è che non dobbiamo nasconderci, e nemmeno fingere di essere qualcun altro. Sarebbe già tanto se riuscissimo ad essere la migliore versione di noi stessi, con i nostri difetti e i nostri pregi. Tuttavia, quel lavoro di ricerca interiore e miglioramento non dovrebbe mai smettere, proprio perché, prima o poi, i nodi vengono al pettine e vogliamo che tutto ci trovi preparati:

sinceri, liberi, equilibrati e soprattutto soddisfatti di quel che siamo.

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“…se caso mai non vi rivedessi…
  
buon pomeriggio, buona sera e buona notte!”…
 

(The Truman Show)

Virginio

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Emotivi anonimi“Emotivi anonimi” Un film di Jean-Pierre Améris con Benoît Poelvoorde, Isabelle Carré, Lorella Cravotta – Titolo originale “Les Émotifs anonymes”. Francia/Belgio, 2010

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3 commenti

  • lorella 9 anni fa

    Come è vera questa cosa !!!
    mi riconosco in pieno. Sono sempre stata considerata dagli amici una persona sensibile, e per questo ho guadagnato il loro rispetto. Ma a volte io credo che sia anche un mio grande problema.
    Ho scoperto che devo equilibrarlo.
    Grazie mille

    Rispondi
  • Pinocoah 9 anni fa

    Un mio maestro mi ha sempre detto:
    conosci il limite verso il quale puoi spingerti.
    Su quel confine ho sempre trovato i miei difetti, ed è una vita che ci lavoro.
    Non sarebbe meglio lavorare sulle proprie aree di eccellenza ?
    Grazie , ti seguo sempre con piacere.
    Pino

    Rispondi
  • Sabrina 8 anni fa

    Grazie!!!! Questi video mi insegnano tanto!!!

    Rispondi

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